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"Non facciamoci del male, curiamo la vita, curiamo la famiglia, curiamo la natura, curiamo i bambini, curiamo gli anziani" Papa Francesco

Papa Francesco: il rivoluzionario che cita la solita stessa e bellissima tradizione della Chiesa

Tempo fa un'intervista in aereo di ritorno dal Brasile aveva fatto scoppiare titoli giornalistici. L'idea è che il Papa rivoluzionario dica cose del tutto nuove, che sia per i matrimoni omosessuali, per il divorzio, per l'aborto. La verità? La verità è che Papa Francesco non è a favore dell'omosessualità, ma è per l'omosessuale, non è per il divorzio, ma è per i divorziati, non è per l'aborto ma è per chi abortisce. Che vuol dire? Che strana dottrina è? Semplicemente la dottrina cristiana del condannare il peccato, combattere con il peccato, ma stare vicino al peccatore e amare il peccatore.

 

 Perchè? Semplice, per il cristianesimo la prima vittima del peccato è il peccatore, ed è una persona da amare e proteggere quindi. Semplice dottrina cristiana, niente di rivoluzionario. O meglio un messaggio che è sempre stato rivoluzionario, in ogni epoca soprattutto quella odierna.

Ma tornando all'intervista sull'aereo di ritorno dal Brasile, i titoli furono "Il Papa apre agli omosessuali" e si citava questa parte della sua intervista "Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?", peccato che il Papa stesso riconosca di prendere questo spunto dal Catechismo della Chiesa Cattolica (su cui un certo Cardinal Ratzinger ha messo una mano non da poco) e di non aver inventato niente di nuovo. Peccato si voglia sempre presentare l'idea di una Chiesa all'attacco dell'omosessuale, quando il Catechismo della Chiesa Cattolica dopo aver presentato l'omosessualità come un disordine va a dire chiaramente che gli omosessuali "devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione". L'errore non è vedere in Papa Francesco un Papa che apre agli omosessuali, ma vedere nella Chiesa colei che invece chiude le porte. Si è scelto di etichettare Papa Francesco come papa rivoluzionario (e lo è in alcune cose) e quindi anche quando cita una dottrina cattolica che poco si conosce, diventa rivoluzionario. Ma soprattutto gli si fanno dire cose che non si sognerebbe mai di dire.

Ennesima intervista e l'operazione si ripete, questa volta l'intervista è di Civiltà Cattolica, i titoli distorti sono di molti altri giornali "Il papa apre ai divorziati e alle donne che hanno abortito". La risposta di alcuni sacerdoti che seguono persone che hanno abortito e hanno questo dolore nel cuore potrebbe essere "Ah si? Le porte erano chiuse prima di questo Papa". Siamo sempre alle solite, l'idea di una Chiesa che condanna impera, ma la Chiesa non se l'è mai presa con divorziati e chi ha praticato l'aborto. Avete mai sentito una campagna contro l'aborto? Nel nostro sito ad esempio, già prima delle parole del Papa, c'è una scritta che impera in tutta la parte dedicata al no all'aborto: "Due sono le vittime dell'aborto: mamma e figlio... informiamoci...". L'abbiamo detto prima di questa intervista di Papa Francesco non sentendoci affatto rivoluzionari, anzi, perfettamente in linea con la tradizione cristiana. Difficile da capire in un mondo che vede la Chiesa come nemico numero uno, ma l'idea di Chiesa è che l'aborto sia da fermare perchè fa male sia alla mamma che al bambino, non si sta solo difendendo una vita umana, ma due. La madre ha spesso conseguenze negative dall'aborto, come dimostrato anche sul nostro sito, ma in ogni caso compiendo un'azione immorale non può che essere più infelice. Quindi è da attaccare secondo la Chiesa? Ma quando mai, è da aiutare nel caso. La mamma che ha abortito non è una nemica, anzi, spesso sono proprio le madri che hanno abortito ad essere le più grandi avversarie dell'aborto, spesso sono proprio loro a fare campagne contro l'aborto elencandone le conseguenze, gridando che quello che era stato detto essere un "ammasso di cellule" in realtà era vita.

Ma scusate, ci siamo persi, andiamo a citare l'intervista, cosa ha detto il Papa? Il Papa sta parlando della confessione e quindi dell'attenzione che deve porre il confessore: "penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito. Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana". Di sicuro nella Chiesa ci sono sacerdoti troppo rigoristi e sacerdoti che al contrario sono troppo lassivi, poco prima Papa Francesco aveva detto proprio questo " Il confessore, ad esempio, corre sempre il pericolo di essere o troppo rigorista o troppo lasso. Nessuno dei due è misericordioso, perché nessuno dei due si fa veramente carico della persona. Il rigorista se ne lava le mani perché lo rimette al comandamento. Il lasso se ne lava le mani dicendo semplicemente “questo non è peccato” o cose simili. Le persone vanno accompagnate, le ferite vanno curate". Riprendere chi è troppo rigoroso e fermo alle leggi non fa trasparire l'amore cristiano è così rivoluzionario? O rivoluzionario è il vangelo e la dottrina cristiana e cattolica?

 

Massimiliano Salerno