Sotero (168-170)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

 

Sotero, noto anche come il "Papa della carità"  fu il dodicesimo Papa della Chiesa cattolica (che lo venera come santo).

Il Liber Pontificalis riporta che Sotero nacque a Fondi da una famiglia di origine greca. Forse proprio le sue origini greche lo resero interessato ai problemi delle Chiese di Grecia. Uno dei primi provvedimenti, dopo la sua elezione, fu quello di indire una raccolta di denaro da inviare per le necessità della chiesa di Corinto. La lettera che Sotero scrisse in nome della chiesa di Roma alla chiesa di Corinto è andata perduta, anche se Harnack ed altri hanno tentato di identificarla con la cosiddetta "Seconda Epistola di Clemente". Però è giunta fino ai nostri giorni la lettera di ringraziamento per questa raccolta inviata da Dionisio, vescovo di Corinto.

In questo periodo si diffusero sempre di più le idee dell'eresia montanista, idee che, secondo la Chiesa, portavano a comportamenti antisociali e che forse spinsero l'imperatore Marco Aurelio a proseguire nella repressione e persecuzione dei cristiani.

Tra le decisioni prese da Sotero si ricordano la dichiarazione che il matrimonio era valido solo come sacramento benedetto da un sacerdote e la reiterazione del decreto che proibiva alle donne di toccare patena e calice e di bruciare incenso durante le cerimonie.

Non ci sono prove che Sotero sia morto martire. Venne sepolto nel cimitero di San Callisto a Roma. Secondo un'altra tradizione, invece, fu sepolto vicino alla Tomba di Pietro. In seguito, al tempo di papa Sergio II, i suoi resti furono traslati nella Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, dove una lapide del 1655 indica un preteso ritrovamento delle spoglie, e di lì nella Basilica di San Sisto Vecchio. Secondo altre tradizioni una parte delle sue spoglie è custodita nella cattedrale di Toledo.

La sua festa ricorre il 22 aprile.

Il nome Sotero deriva dal greco Soter, che indicava il Dio Bacco con il significato di "Salvatore". È una delle tante naturalizzazioni compiute agli albori della Chiesa per traslare al culto cristiano le divinità pagane, per le quali furono anche coniate agiografie di fantasia.